IL CUORE DI PAROS

                  

 

Sapevate che l'isola di Paros è piena di cuori? Io no, è stata una cosa che ho scoperto dopo essermi trasferita. Quando nel 2015 sono venuta qui in vacanza per la prima volta, infatti, non l'avevo notato. Se arrivate qui via aerea, guardate in basso poco prima dell'atterraggio: troverete questo enorme cuore ad attendervi e se vi capita  di addentrarvi nelle stradine interne fatte di  pietra con contorni bianchi, tipiche delle isole delle Cicladi, potrete trovare, molto più spesso di quello che immaginate, dei cuori dipinti con la classica vernice bianca: vi basterà guardare in basso  e Paros vi ricorderà sempre che siete i benvenuti.

 

 

E' stato così che Paros mi ha accolta, con il suo  cuore e anche con quello delle molte persone che hanno incrociato il mio cammino da quando vivo qui. 

Paros è un'isola materna, accogliente, dotata secondo me, di un'energia pazzesca, energia che ti colpisce e che ti riempie il cuore ma che può anche farti male; un'energia  che ti prende e ti trattiene e che ti fa tornare quando te ne allontani per molto tempo.

Quando venni qui in vacanza per la prima volta con una mia amica nel 2015, ho un ricordo molto vivido di me al porto il giorno della partenza per tornare in Italia: semplicemente non volevo andarmene. Ero seduta sulla banchina con il cappuccio tirato sulla testa  con un magone terribile e con un unico  pensiero: volevo restare.

Tornata a casa la mia vita riprese regolarmente, ma la mia mente tornava sempre su quell'isola meravigliosa e  le spiagge, la natura, le persone speciali  che avevo incontrato, il sedersi sul belvedere a guardare il tramonto erano le uniche cose a cui riuscivo a pensare.

Sono sicura che molti di voi che siete amanti della Grecia e che avete trascorso almeno una delle vostre vacanze estive su una qualsiasi delle sue isole, vi riconosciate in queste mie parole e mi possiate comprendere.

L'anno successivo tornai a Paros per due volte durante le vacanze estive e a quel punto decisi che era giunto il momento di fare il grande salto: contattatai su facebook gente mai vista e camminai per  chilometri a fine giugno in mezzo al nulla per andare a parlare con persone che avrebbero potuto quantomeno aiutarmi a capire come muovermi: ricordo me stessa chiusa nel bagno del mio posto di lavoro in Italia a parlare dei miei dubbi, delle mie perplessità ma anche della mia felicità,  con una ragazza greca che parlava italiano e che poi una volta arrivata qui mi ha aiutata tantissimo. Ad aprile 2017 finalmente dopo un'incredibile  concatenazione di eventi positivi, realizzai il  mio sogno, con molto coraggio, tanta perseveranza e un pizzico di follia; andai a vivere  in una casa in affitto, iniziai a lavorare e resto fermamente convinta che Paros mi abbia aiutata in questo progetto di vita.

 

Conoscete la leggenda di Paros?

Poco dopo essermi trasferita qui infatti, sono venuta a conoscenza di questa storia che le persone più anziane del posto raccontano: si dice infatti che Paros ti chiami, come una specie di canto delle sirene che attirò Ulisse e che tu non possa fare a meno di risponderle e, inoltre, se Paros ti sceglie, farà in modo che tu arrivi da lei, cosa che a me vi assicuro è successa: niente nella mia vita era mai andato così liscio come il mollare tutto e trasferirmi qui.

Da quel giorno è iniziata un'avventura che mi piacerebbe raccontare, ma questa mia pagina, vuole essere non solo un giornale di bordo, anche se iniziato con qualche anno di ritardo 😅 , in cui parlarvi dei posti meravigliosi, delle usanze e tradizioni del posto come quelle della Grecia in generale, ma vuole soprattutto essere un tributo a questa meravigliosa isola che tanto mi ha dato, che mi ha insegnato anche tanto a togliere e a cui ho dato il cuore, esattamente come lei mi ha dato il suo.